Ciao Luigi conosci per caso un’estetista ?

Questa è senza dubbio una delle richieste che mi viene fatta più spesso nel mio lavoro alla quale oggi vorrei dare delle risposte.
Parto con una considerazione di carattere generale senza voler fare la figura del bacchettone.
“Oggi molto spesso i giovani si rifiutano di fare la classica gavetta perché troppo abituati alle comodità in qualche modo garantite dalla famiglia.”
Questo naturalmente non significa che si debba essere sfruttati come purtroppo a volte succede ma che per diventare bravi nel proprio lavoro occorre passione, impegno, sacrifici, e tanta tanta costanza.
Invece succede che alla prima richiesta non gradita da parte del titolare o, di fronte alla richiesta di spiegazioni su certi accadimenti, il dipendente si senta autorizzato a rispondere per le rime e, se necessario, a sbattere la porta e ad andarsene .
Oppure a farlo da un giorno all’altro senza dare troppe spiegazioni o a presentarsi spesso in ritardo con un look magari poco curato e con poca attenzione nei confronti del cliente etc.
Naturalmente sto generalizzando perché invece conosco personalmente anche delle splendide operatrici qualificate,attente,professionali, persone veramente per bene ma che purtroppo non sono la maggioranza.
La domanda che mi fa Loredana su questo argomento è appunto questa :
“Signor Luigi come riuscire a selezionare un estetista che sia valida nella vendita di trattamenti e prodotti ?”.
La mia risposta è che oggi nei colloqui di selezione si dovrebbe parlare apertamente di “ricerca di dipendenti soci “.
Mi spiego meglio .
L’estetica è un business basato prevalentemente sui costi fissi ossia in gran parte sulla voce di costo principale che è quella appunto del dipendente.
Va da se quindi che il rischio grande che si corre è che tale costo sia improduttivo ossia che non venga coperto da un adeguato fatturato.
Questo particolare a mio avviso andrebbe chiarito da subito nei colloqui ossia della necessità di ragionare per obiettivi di fatturato a copertura dei costi per poi prevedere un piano di incentivi stimolanti per corrispondere alla fine un compenso adeguato alla reale bravura e al merito del dipendente che in questo modo senta attorno a se un clima di rispetto e di crescita della propria figura.
Questo comporta però che il titolare conosca alla perfezione i margini che ha su ciò che vende per fare le giuste proporzioni, che sappia quantificare correttamente gli incentivi da dare, che conosca le migliori strategie di vendita affinché possa guidare ed essere di esempio per il suo dipendente.
Che abbia una politica differenziante che attiri la migliore clientela di zona in modo da sentirsi fieri di lavorare per…
Che abbia piani di formazione costante stimolanti e di alto livello in grado di aumentare le competenze.
Che sappia organizzare e guidare con autorevolezza le riunioni commerciali di verifica con numeri esatti alla mano e non con “ sensazioni “ in maniera da stimolare positivamente la migliore performance lavorativa.
Che sappia organizzare l’agenda lavorativa giornaliera con suggerimenti puntuali e precisi in merito alla specifica situazione del cliente su cosa va proposto,in che modo,con quale linguaggio, con quali scadenze, con quali condizioni di pagamento affinché la vendita di prodotti e servizi sia più facilitata.
Insomma se analizzi con obiettività tutto questo forse ti accorgerai che non sempre stai facendo del tuo meglio per essere attraente e stimolante nei confronti di un eventuale dipendente che deve decidere se affidarsi a te o ai tuoi concorrenti .
Se così non è non è mai troppo tardi per iniziare a farlo e in questo modo far sì che il tuo sia uno dei centri estetici più ambiti della tua zona.
Puoi contattarmi qui e fissare la tua consulenza gratuita

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